Pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 221 del 21.09.2022, laLegge del 21 settembre 2022 n. 142 di conversione con modificazioni del Decreto Aiuti bis n. 115/2022.
Tra le novità un fondo per le sport, vediamo i dettagli
Fondo perduto associazioni e società sportive dilettantistiche che gestiscono impianti sportivi
L’articolo 9-ter, introdotto al Senato,istituisce nello stato di previsione del MEF un apposito fondo, con dotazione pari a 50 milioni di euro per il 2022 da destinare acontributi a fondo perduto per le associazioni e società sportive dilettantistiche che gestiscono impianti sportivi, maggiormente colpite dalla crisi energetica.
Una quota di tale fondo, fino al 50%, è destinata alle associazioni e società sportive dilettantistiche che gestiscono impianti natatori.
Il diretto precedente della disposizione in commento – di cui viene qui sostanzialmente riproposto, pur con alcune differenze, il nucleo essenziale – è rappresentato dall’art. 9, comma 3, del D.L. 4/2022. Questo ha previsto che le risorse del «Fondo unico a sostegno del potenziamento del movimento sportivo italiano» di cui all’art. 1, comma 369, della L. 205/2017 possano essere parzialmente destinate all’erogazione di contributi a fondo perduto per le associazioni e società sportive dilettantistiche che gestiscono impianti sportivi, maggiormente colpite dalle restrizioni. Una quota delle risorse, fino al 30% della dotazione complessiva del fondo, è destinata alle società e associazioni dilettantistiche che gestiscono impianti per l’attività natatoria.
Rispetto alla misura precedentemente prevista, la novità contenuta nella conversione del DL Aiuti bis, si ricalca la platea dei destinatari, cioè le associazioni e società sportive dilettantistiche che gestiscono impianti sportivi, e la riserva di una quota a beneficio dei soggetti gestori d’impianti per l’attività natatoria; tale riserva è però più alta, passando da fino al 30% a fino al 50% delle risorse.
Si specifica che con decreto dell’Autorità politica delegata in materia di sport, sono individuati le modalità e i termini di presentazione delle richieste di erogazione dei contributi, i criteri di ammissione, le modalità di erogazione.
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50 Milion dal MISE per le ASD che gestiscono impianti sportivi
Pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 221 del 21.09.2022, la Legge del 21 settembre 2022 n. 142 di conversione con modificazioni del Decreto Aiuti bis n. 115/2022.
Le disposizione sono in vigore dal 22 settembre: Scarica il testo del Decreto Aiuti bis coordinato con le modifiche apportate dalla legge di conversione.
Tra le novità un fondo per le sport, vediamo i dettagli
Fondo perduto associazioni e società sportive dilettantistiche che gestiscono impianti sportivi
L’articolo 9-ter, introdotto al Senato, istituisce nello stato di previsione del MEF un apposito fondo, con dotazione pari a 50 milioni di euro per il 2022 da destinare a contributi a fondo perduto per le associazioni e società sportive dilettantistiche che gestiscono impianti sportivi, maggiormente colpite dalla crisi energetica.
Una quota di tale fondo, fino al 50%, è destinata alle associazioni e società sportive dilettantistiche che gestiscono impianti natatori.
Il diretto precedente della disposizione in commento – di cui viene qui sostanzialmente riproposto, pur con alcune differenze, il nucleo essenziale – è rappresentato dall’art. 9, comma 3, del D.L. 4/2022. Questo ha previsto che le risorse del «Fondo unico a sostegno del potenziamento del movimento sportivo italiano» di cui all’art. 1, comma 369, della L. 205/2017 possano essere parzialmente destinate all’erogazione di contributi a fondo perduto per le associazioni e società sportive dilettantistiche che gestiscono impianti sportivi, maggiormente colpite dalle restrizioni. Una quota delle risorse, fino al 30% della dotazione complessiva del fondo, è destinata alle società e associazioni dilettantistiche che gestiscono impianti per l’attività natatoria.
Rispetto alla misura precedentemente prevista, la novità contenuta nella conversione del DL Aiuti bis, si ricalca la platea dei destinatari, cioè le associazioni e società sportive dilettantistiche che gestiscono impianti sportivi, e la riserva di una quota a beneficio dei soggetti gestori d’impianti per l’attività natatoria; tale riserva è però più alta, passando da fino al 30% a fino al 50% delle risorse.
Si specifica che con decreto dell’Autorità politica delegata in materia di sport, sono individuati le modalità e i termini di presentazione delle richieste di erogazione dei contributi, i criteri di ammissione, le modalità di erogazione.
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